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Cybersecurity: anche gli errori di comunicazione causano incidenti

Per determinare quanto la comprensione reciproca tra dirigenti e team di sicurezza IT influisca sulla resilienza informatica dell’azienda, Kaspersky ha condotto un’indagine globale su oltre 1.300 leader aziendali. E poco più di due terzi dei top manager italiani (76%) ammette che un errore di comunicazione con il reparto o il team di sicurezza IT ha causato almeno un incidente di cybersecurity nell’azienda. Per quanto riguarda i comportamenti individuali, la maggior parte dei dirigenti non IT ha citato una diminuzione del senso di cooperazione tra i diversi team (25%), e ha dichiarato che la situazione li porta a mettere in dubbio le competenze e le capacità dei colleghi quando la comunicazione con i dipendenti sulla sicurezza informatica non è chiara (37%).

Gravi ritardi nei progetti e spreco di budget

Sulla base dei risultati dello studio, il 99% degli intervistati non IT ha riscontrato errori di comunicazione in materia di sicurezza informatica. Per quanto riguarda le conseguenze, il più delle volte l’interruzione delle comunicazioni porta a gravi ritardi nei progetti (64%) e a incidenti di cybersecurity (62%). Quasi un terzo degli intervistati (rispettivamente 28% e 29%) ha dichiarato di aver riscontrato questi problemi più di una volta. Inoltre, tra gli altri effetti negativi sono stati evidenziati anche lo spreco di budget (60%), la perdita di un dipendente di valore (62%) e il deterioramento delle relazioni tra i team.

Le incomprensioni fanno perdere la fiducia nella sicurezza aziendale

Oltre a peggiorare gli indicatori di business, una comunicazione poco chiara nei confronti dei dipendenti della sicurezza informatica influisce anche sullo stato emotivo del team, e fa sì che i dirigenti mettano in dubbio le competenze e le capacità dei dipendenti. Inoltre, il 26% dei dirigenti ammette che le incomprensioni fanno perdere la fiducia nella sicurezza dell’azienda e il 31% ritiene che questa situazione li renda nervosi, incidendo sulle loro prestazioni lavorative.

“Immedesimarsi negli altri per anticipare e prevenire gravi malintesi”

“Una comunicazione chiara tra i dirigenti di un’azienda e la gestione della sicurezza informatica è un prerequisito per la sicurezza aziendale – ha commentato Alexey Vovk, Head of Information Security di Kaspersky -. La sfida consiste nell’immedesimarsi negli altri, per anticipare e prevenire gravi malintesi. Ciò significa che da un lato il CISO dovrebbe conoscere il linguaggio aziendale di base per spiegare meglio i rischi esistenti e la necessità di misure di sicurezza. Dall’altro, le aziende dovrebbero capire che la protezione delle informazioni nel XXI secolo è parte integrante del business, e quindi destinare budget per quest’area è un investimento per proteggere il patrimonio aziendale”.

Blockchain: nel 2022 i progetti aumentano del +13%

Tra il 2016-2022, a livello globale, sono state censite 2.033 iniziative relative a progetti blockchain, e nel 2022 ne sono stati identificati 278, +13% rispetto al 2021. Quindi, nonostante l’anno difficile delle crypto, che ha portato al cosiddetto cryptowinter, nel mondo non rallentano i progetti blockchain da parte di aziende e PA.  In particolare, in Italia, il 2022 ha visto un deciso aumento dei progetti blockchain aziendali, con investimenti per 42 milioni di euro (+50% sul 2021). Nel 33% dei casi sono legati al settore finanziario/assicurativo, nel 23% alla moda, principale novità del 2022, e al retail, oltre a settore automobilistico (10%) e PA (7%). Aumenta poi l’interesse degli italiani per cryptovalute e token. Più di 7 milioni li hanno già acquistati e altrettanti sono interessati a farlo in futuro. Sono alcuni risultati della ricerca dell’Osservatorio Blockchain and Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano.

Blockchain for business, -43% ma restano la maggioranza

In generale, se i progetti Blockchain for business sono in calo (67 iniziative nel 2022, -43% rispetto al 2021), rimangono però la maggioranza del totale dei casi censiti in 7 anni (568, 54% del totale). Aumentano, invece, nonostante le difficoltà delle crypto, le applicazioni Internet of Value (IoV) su criptovalute, stablecoin e CBDC per lo scambio di valore (100 iniziative nel 2022), che rappresentano il 28% del totale. Sono in forte crescita poi i progetti Decentralized web che più si avvicinano al paradigma Web3 (111 casi nel 2022, +98%), con applicazioni decentralizzate (DApp) e molte iniziative legate agli NFT.

Crolla il mercato crypto e l’IoV è in difficoltà

Le applicazioni IoV riguardano l’utilizzo di criptovalute, stablecoin e CBDC per lo scambio di valore, soluzioni in fase di maturazione e in cerca di legittimazione. Il collasso dell’ecosistema Terra-Luna e il fallimento dell’exchange FTX, avvenuti nel 2022, hanno messo a dura prova la fiducia di aziende e consumatori, contribuendo al crollo del mercato crypto e a un impatto negativo sulle aziende del settore. Ma un secondo ambito di applicazione IoV è quello dei progetti in cui i processi di business tradizionali vengono replicati utilizzando tecnologie blockchain. Il momento di difficoltà di tali progetti non è sintomo del fallimento di una tecnologia, ma della complessità di progetti di ecosistema ampi.

Decentralized web cresce grazie agli NFT

I progetti di Decentralized web sono cresciuti molto nel 2022, anche grazie al forte hype sviluppato nel 2021 sugli NFT, soprattutto con la creazione di digital collectible. Sempre più spesso le aziende provano a costruire strategie di business intorno agli NFT che includano anche l’accesso a servizi esclusivi o esperienze nel Metaverso. In particolare, nel business della moda e del lusso. Anche le applicazioni decentralizzate hanno proseguito la loro evoluzione. Le DAO e i sistemi di governance distribuita su blockchain, in particolare, hanno attirato l’attenzione di aziende tradizionali. Anche se questi modelli decisionali partecipativi e decentralizzati sono utilizzati quasi esclusivamente dalle DApp più mature, come quelle del mondo DeFi.

Furti in appartamento in aumento in Italia: i risvolti economici e psicologici per le famiglie colpite

Negli ultimi tempi, in Italia si stanno registrando sempre più episodi di furti in appartamento. Tali episodi comportano non solo una grave perdita economica per le famiglie colpite, ma anche importanti risvolti psicologici.

Le statistiche sui furti in appartamento in Italia

Secondo le statistiche, i furti in appartamento rappresentano la maggior parte dei furti commessi in Italia. Nel 2022, ci sono stati oltre 200.000 episodi di questo tipo, con un aumento del 5% rispetto l’anno precedente.

La maggior parte di questi furti viene commessa da ladri professionisti, spesso organizzati in bande. Addirittura, alcuni furti vengono commessi anche da conoscenti o persino da membri della famiglia.

I danni economici causati dai furti in appartamento

Un furto in appartamento può avere gravi conseguenze economiche per le famiglie colpite. Oltre ai beni materiali sottratti come gioielli, denaro contante e oggetti di valore, i proprietari di casa devono anche affrontare i costi per riparare eventuali danni causati durante il furto, come ad esempio la sostituzione di serrature o la riparazione di porte o finestre forzate.

Inoltre, i proprietari di abitazioni che sono state oggetto di furto potrebbero vedere aumentare il loro premio assicurativo.

Gli effetti psicologici dei furti in appartamento

I furti in appartamento hanno anche importanti risvolti psicologici per le famiglie colpite. Molti provano dei sentimenti di violazione della propria privacy e di insicurezza nella loro stessa casa, il che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita.

Tra l’altro, il trauma causato dal furto può portare a disturbi del sonno, ansia e depressione, il che non è certo piacevole.

Come proteggersi dai furti in appartamento

Ci sono alcune misure che è possibile adottare per proteggersi dai furti in appartamento. Una delle più efficaci è l’installazione di sistemi di allarme, grate di sicurezza e telecamere.

È anche importante mantenere alcune buone abitudini, come chiudere sempre a chiave porte e finestre quando si esce di casa e non condividere informazioni personali o dettagli sui propri spostamenti sui social media.

È inoltre utile fare in modo che la propria abitazione non appaia vuota per lunghi periodi di tempo, ad esempio chiedendo a un vicino di raccogliere la posta o di parcheggiare l’auto in cortile.

Le reazioni delle autorità ai furti in appartamento

Le autorità stanno prendendo misure per contrastare l’aumento dei furti in appartamento nel nostro paese.

Le forze dell’ordine stanno per questo intensificando i controlli e stanno lavorando a stretto contatto con le associazioni dei cittadini per sensibilizzare sui rischi e sul come proteggersi dai tentativi di furto.

Inoltre, sono stati introdotti nuovi strumenti legislativi per punire i colpevoli e prevenire la ripetizione dei reati.

Il ruolo della comunità nella prevenzione dei furti in appartamento

Prevenire i furti in appartamento non è solo un compito delle autorità, ma anche della comunità.

I vicini che si conoscono e si aiutano a vicenda possono costituire un deterrente per i ladri, rendendo più difficile per loro il riuscire ad agire indisturbati.

Ad esempio, è possibile organizzare turni di vigilanza o creare un gruppo WhatsApp per condividere informazioni su eventuali attività sospette. In questo modo, si può contribuire a creare un ambiente più sicuro per tutti.

Come affrontare il trauma causato da un furto in appartamento

Se si è stati vittime di un furto in appartamento, può essere difficile nell’immediato superare il trauma ed il senso di violazione della propria casa.

È importante ricordare che è normale provare queste sensazioni e che ci sono modi per affrontarle e superarle.

Ad esempio, può essere utile parlare del proprio stato d’animo con amici e familiari o con un professionista, come uno psicologo. Inoltre, è importante prendersi cura di sé, ad esempio cercando di mantenere una routine regolare e cercando attività che aiutino a rilassarsi e a scaricare lo stress.

Dunque, i furti in appartamento rappresentano un reale problema in Italia, con conseguenze economiche e psicologiche per le famiglie colpite.

Tuttavia, ci sono modi per proteggersi e per evitare che qualcuno possa introdursi furtivamente nel nostro appartamento. Adottando tali soluzioni, il livello di sicurezza raggiunto potrà dirsi ottimale.

Pizza: 8 italiani su 10 la scelgono anche sotto zero

La pizza è un piatto che mette tutti d’accordo, anche nella sua versione sottozero. Ideale da preparare al forno per una cena in casa in famiglia o con gli amici, la pizza surgelata è amata da 8 italiani su 10 (85,7%), e se il 55,6% dichiara di consumarla spesso, il 27% delle famiglie con bambini la sceglie in media una volta a settimana. Un apprezzamento confermato dai dati di consumo: nel 2021 sono state consumate oltre 60.000 tonnellate di pizze e pizzette surgelate. È quanto emerge da una ricerca commissionata da Findus ad AstraRicerche, presentata in occasione della Giornata Mondiale della Pizza.

Margherita, la regina del freezer

Non ci sono dubbi, a stravincere è la Margherita, preferita dal 59,2% degli italiani. Secondo posto per la Diavola (23,5%), scelta maggiormente dagli uomini (29%) rispetto alle donne (18%), e in una fascia d’età compresa tra i 25 e i 34 anni, soprattutto nella zona del Triveneto (30%) rispetto al Sud Italia e nelle Isole (18%). Al terzo gradino del podio la Quattro Formaggi (22,8%), preferita dalle donne (25%, over 50) e più diffusa nel Nord Italia. Quanto agli altri gusti più amati, Capricciosa e Quattro Stagioni riscuotono maggiori consensi tra gli over 50, dove l’apprezzamento supera il 20%.

Il perfect match è con le patatine fritte

Il settimo posto, invece, è occupato dalla Focaccia (15%), ideale da servire in tavola per accompagnare un piatto di salumi. Se si guarda invece al ‘perfect match’ per la pizza surgelata, il 38,7% degli italiani abbinerebbe patatine fritte, il 25,4% degli intervistati opterebbe per le crocchette di patate, mentre il 23,9% sceglierebbe il supplì, sfizio che piace molto al 65% degli italiani nel basso Centro Italia, ma che riesce a conquistare anche i gusti di 4 italiani su 10 nel resto d’Italia.

Crocchette di patate, mozzarelline, supplì & co

Pizza e snack surgelati come crocchette, supplì, panzerottini, mozzarelline panate, si rivelano ingredienti perfetti per serate a casa in compagnia, tanto che per il 27,5% degli italiani organizzarle è un appuntamento fisso e settimanale. Il 57,7% degli italiani si organizza di tanto in tanto, mentre solo il 14.9% del campione dichiara di non organizzarne mai, anche se la metà sarebbe curioso di provare (7,4%). Ma quali sono le principali ragioni di consumo di snack surgelati a casa? A spingere i consumi è stata la pandemia, che ha inciso per il 24,4%, ma anche la convenienza e il risparmio (21%), o perché si preferiscono cene e aperitivi in casa (20,7%), ma anche perché si opta per la comodità (17,8%).

Le previsioni tech per lavorare in sicurezza nel 2023

Nel 2023 i team IT delle aziende potranno disporre di nuovi strumenti e strategie per contrastare il panorama, sempre in espansione, delle minacce informatiche. A questo proposito, GTT ha formulato quattro previsioni per l’anno appena iniziato. Molte organizzazioni sono impreparate a gestire attacchi ransomware, perché pur avendo implementato soluzioni di rete privata virtuale, o Endpoint Detection & Response, credono erroneamente che queste da sole siano in grado di garantire una protezione in modalità zero-trust. Gran parte dell’attenzione delle aziende verrà quindi rivolta alla protezione a livello applicativo degli endpoint, dove GTT prevede un aumento del 10.000% degli attacchi. Le aziende potranno anche dotare i singoli laptop di adattatori 5G (che permetterà un controllo più granulare della connettività di rete) e implementeranno policy di sicurezza indipendenti dalla collocazione fisica dell’utente.

Valutazioni di rischio sui partner

Negli ultimi anni molta attenzione è stata focalizzata sulla formazione dei dipendenti relativamente a come affrontare attacchi come, ad esempio, il phishing. Molte organizzazioni però non hanno controllo su partner e terze parti, che spesso hanno accesso ad alcuni sistemi informativi aziendali. In particolare, quando lavorano con i team finanziari e gli uffici legali. Organizzazioni mature in tal senso hanno eseguito valutazioni di sicurezza su fornitori o terze parti tracciandone i dati. Ma a ciò devono seguire ulteriori misure che forniscano ai responsabili della sicurezza valutazioni di rischio in modo continuativo.
Le organizzazioni che non sono attrezzate per effettuare tali valutazioni saranno costrette a ripensare il proprio approccio, a partire da una effettiva comprensione di quali attività e sistemi aziendali debbano davvero essere accessibili ai partner, e quali partner e attività richiedano un continuo monitoraggio.

AI e apprendimento automatico nel SIEM

Nel 2023 ci sarà un forte incremento nell’impiego di tecnologie come AI e Machine Learning all’interno delle piattaforme SIEM (Security Information and Event Management), adatte a raccogliere informazioni provenienti dai sistemi e i device aziendali e consentendo alle aziende di filtrare gli allarmi di sicurezza per concentrarsi su quelli più rilevanti. Utilizzare più IA/ML nei sistemi preposti alla raccolta di log aiuterà infatti i responsabili della sicurezza a ‘filtrare il rumore’ e dare la priorità agli allarmi più critici. Anche se non saremo mai in grado di arrivare a un’automatizzazione completa utilizzando IA/ML, nel 2023 inizieranno ad apparire strumenti in grado di limitare il coinvolgimento degli analisti nel filtrare il ‘rumore’ presente nei SIEM, portando questi sistemi a un livello successivo.

L’anno dell’enhanced internet

I servizi enhanced internet migliorano affidabilità e prestazioni del traffico Internet. I provider Internet Tier 1, capaci di vedere le tendenze del traffico IP prima di chiunque altro, formuleranno algoritmi per esaminare i flussi di traffico fornendo ai clienti rapporti continuativi sul traffico potenzialmente dannoso, senza la necessità di funzionalità di sicurezza aggiuntive.
I provider di servizi offriranno poi in modo tempestivo ai clienti servizi di vulnerability scanning che possono rivelare decine di vulnerabilità sui siti web di un’organizzazione in pochi secondi.

Contenuti digitali: nel 2022 la spesa supera 3,3 miliardi di euro

Secondo i dati dell’Osservatorio Digital Content, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, nel 2022 in Italia la spesa dei consumatori in contenuti digitali d’informazione e intrattenimento supera 3,3 miliardi di euro, +12% rispetto al 2021. Nonostante un calo del numero di utenti, aumenta il tempo medio dedicato alla fruizione dei contenuti (tranne magazine e quotidiani), e continua la crescita del mercato PAID, più che raddoppiato nell’arco di 5 anni. Oggi il 45% degli internet user fruisce di contenuti a pagamento, in abbonamento e tramite acquisti singoli. Il video intrattenimento è il contenuto più fruito (42%), ma il consumatore è più disposto a spendere anche per eBook, e per musica in abbonamento.

Video Entertainment +33%, Audio +16%

Il Video Entertainment è il secondo settore dopo il Gaming per incidenza sul totale della spesa, e cresce con il ritmo più elevato: +33% (oltre 1,3 miliardi). Il modello predominante resta quello basato sulla sottoscrizione di abbonamenti a piattaforme SVOD, mentre il modello TVOD genera una piccola percentuale della spesa complessiva. Riscontra poi sempre più attenzione il modello ‘adv-based’, grazie a nuove iniziative AVOD e lo sviluppo di canali FAST (Fast Ad Supported Tv).
L’Audio cresce del +16% (277 milioni). La musica si conferma il contenuto più maturo, e la spesa del consumatore incide per l’83% del totale. Per i contenuti musicali è ampiamente dominante la fruizione in streaming, con modelli ‘all you can listen’. I podcast sono responsabili di una quota marginale della spesa, mentre crescono gli audiolibri, soprattutto per l’entrata di nuovi player e l’aumento dei contenuti.

News&eBook +2%, Gaming -1%, ma è il primo settore

Anche News&eBook generano un valore di spesa ancora marginale: per il 2022 si stima una crescita del +2% (164 milioni). Il mondo del Gaming, responsabile di quasi la metà della spesa totale dei consumatori (oltre 1,5 miliardi), registra per la prima volta una lieve contrazione (-1%). Grazie alle restrizioni pandemiche aveva guadagnato grande popolarità nel 2020, ma con il graduale scemare dell’emergenza sanitaria si registra un calo nel numero di giocatori, e ci si aspetta un consolidamento del mercato intorno ai risultati ottenuti nel 2021. Inoltre, frenano lo sviluppo del settore anche la crisi dei semiconduttori e la mancata regolamentazione del fenomeno eSports.

Nuovi modelli di business e sperimentazioni con l’AI

Molte aziende puntano a una revisione dei modelli di business per offrire al consumatore una nuova esperienza. Nell’audio digitale sono sempre più numerose le partnership tra aziende del settore automotive, nell’editoria si valutano nuove forme di coinvolgimento dei lettori volte a promuovere nuovi canali e forme di diffusione dei contenuti, in particolare il podcast. Nel video, invece, si assiste al superamento della dicotomia abbonamento e pubblicità. Tendenza confermata dalle scelte di ‘modelli ibridi’ delle grandi piattaforme. Sul fronte tecnologico l’utilizzo di soluzioni avanzate. Crescono le sperimentazioni tramite l’utilizzo di AI per la creazione di tracce musicali e vocali, e contenuti editoriali. E aumentano le sperimentazioni con la tecnologia blockchain, soprattutto nel mondo dell’editoria.

Sicurezza e cittadinanza: com’è la situazione in Italia nel 2022?

Aumento della violenza domestica, paura del futuro e dei furti: sono queste alcune evidenze emerse dall capitolo Sicurezza e cittadinanza del 56° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese nel 2022. La pandemia sembra infatti avere generato un aumento della violenza fisica e psicologica nei confronti delle donne. Nei primi 9 mesi dell’anno sono stati registrati 83 omicidi di donne, contro i 92 dello stesso periodo del 2021. E nel primo semestre 2022 sono arrivate al numero verde antiviolenza 7.814 chiamate, con 2.902 donne annotate come vittime di violenza.
Ma il Rapporto evidenzia anche come il 60,9% degli italiani durante la pandemia abbia sofferto di stati di ansia e paura indefinita. Percentuali superiori alla media riguardano i giovani tra 18-36 anni: il 69,2% ha percepito ansia e paura, e il 49,0% guarda con incertezza al futuro.

La casa è percepita come insicura

Si tratta di stati d’animo che si innestano in una società dove da tempo non è più sufficiente studiare e essere bravi per ottenere un giusto riconoscimento nel mondo del lavoro. Al punto che il 12,5% dei giovani indica come stati d’animo prevalenti nella visione del futuro l’impotenza, e l’11,5% la rassegnazione.
Inoltre, il 43,1% degli italiani non si sente sicuro nella propria casa. Furti e rapine sono reati che destano allarme sociale, nonostante i dati ufficiali ne testimoniano la diminuzione.
I pericoli che turbano il sonno degli italiani non vengono però solo dall’esterno. Ogni anno si verificano quasi 3 milioni di incidenti domestici, che coinvolgono soprattutto anziani (41,1% over 65) e donne (66,0%).

Il fenomeno dei cosmetici falsi

Accanto al mercato legale dei prodotti cosmetici si è sviluppato un fiorente mercato illegale di cosmetici contraffatti. I cosmetici falsi non fanno male solo all’industria e all’occupazione legale, ma possono provocare gravi danni all’ambiente e alla salute dei consumatori, perché sono prodotti senza rispettare la normativa europea.
Il 21% delle famiglie italiane (5,4 milioni) ha acquistato almeno una volta un cosmetico falso e il 12,9% (3,3 milioni) lo ha fatto intenzionalmente. Nei primi sei mesi 2022 la Guardia di Finanza ha intercettato 105.280 prodotti contraffatti (+83,8% vs 2021).

Allarme profughi ucraini

Fino alla fine del 2021 gli ucraini che arrivavano in Italia erano prevalentemente donne (77,6%) di età superiore ai 40 anni, dirette nel nostro Paese per lavorare come badanti. Nel 2021 erano 27.506 gli studenti ucraini inseriti nelle nostre scuole di ogni ordine e grado.
A causa della guerra, dalla fine di aprile alla fine di settembre 2022 hanno richiesto la protezione temporanea 158.850 cittadini ucraini: 98.182 adulti, 83.966 donne, 34.917 donne con figli, 60.668 minori.
Anche per i profughi ucraini si è attivato il modello di integrazione tipicamente italiano, ovvero, molecolare, territoriale e familiare, favorito in questo caso dal fatto che molte donne ucraine erano già inserite in molte famiglie italiane come persone di fiducia.

Come funziona una vasca con sportello per disabili?

Una vasca con sportello per disabili è una soluzione certamente valida e alla quale bisogna pensare nel momento in cui una persona in casa comincia ad avere problemi legati all’anzianità o se ci sono dei problemi di mobilità. Si tratta di una soluzione che consente di superare le difficoltà legate alle vasche da bagno tradizionali, facendo così in modo che la persona interessata possa tornare ad usufruire di una buona autonomia per quel che riguarda le operazioni quotidiane di igiene.

Vediamo adesso in dettaglio quali sono le parti più importanti di una vasca con sportello per disabili e come queste funzionino.

Lo sportello

Lo sportello è il componente più importante in una vasca per disabili. Questo consente infatti di poter accedere direttamente in piedi alla vasca: la comoda apertura verso l’esterno infatti, permette alla persona di poter accedere in vasca dovendo sollevare il piede veramente di pochi centimetri, a differenza di quanto avviene con le vasche tradizionali.

Dato che l’apertura della porta è verso l’esterno, all’interno non ci sono né maniglie o altro tipo di meccanismo che potrebbe dare fastidio o creare pericoli per la persona che utilizza la vasca.

Lo sportello è inoltre dotato di una particolare guarnizione che non si logora nemmeno quando pressata e che chiaramente impedisce all’acqua di fuoriuscire.

Il sedile

Il sedile di una vasca per disabili è incorporato, dunque non è un semplice sgabello poggiato o qualcosa di traballante. Al contrario è una seduta sicura ed ergonomica. È presente inoltre un apposito spazio che consente di completare l’igiene intima in maniera semplice e autonoma.

La seduta si trova a poco più di 50 cm da terra e consente ad una persona eventualmente in carrozzina di poter passare agevolmente sul sedile. Tra l’altro questo è caratterizzato da una inclinazione che impedisce di scivolare in avanti e dunque di andare incontro a qualsiasi tipo di pericolo.

Le maniglie

Le maniglie integrate rappresentano un appiglio in grado di offrire un supporto sicuro quando serve. Per mezzo di loro la persona anziana o disabile può aiutarsi nel compiere tutti i movimenti necessari, ed in particolar modo quelli di ingresso ed uscita dalla vasca.

Chiaramente essi rappresentano un supporto prezioso anche nel caso in cui la persona rischi di perdere l’equilibrio e necessiti di trovare velocemente un appiglio sicuro.

Il doccino

Il doccino estraibile delle vasche con sportello rappresenta una grande comodità sempre a portata di mano. Esso consente di completare le operazioni di pulizia senza doversi spostare, e soprattutto consente di indirizzare l’acqua sulla testa o laddove si desideri senza per questo dover compiere alcun tipo di movimento se non quello della mano.

Gli optional

Ci sono poi degli optional che possono aumentare il livello del comfort in maniera concreta e per questo è sempre preferibile considerare con attenzione se richiederli o meno quando si valutano delle vasche con sportello per anziani da acquistare. Parliamo ad esempio del sistema di riempimento e svuotamento rapido della vasca, grazie al quale non bisogna attendere parecchio tempo prima di poter entrare, così come quando si decide di uscire al termine del bagno.

C’è poi la possibilità di avere anche l’idromassaggio, che consente di aumentare il relax e di restituire alla persona quella piacevole sensazione di benessere dovuta all’azione massaggiante dell’acqua.

Chi lo preferisce può anche richiedere di avere lo schienale riscaldato che, oltre a rendere più piacevole il bagno, regala anche piacevoli sensazioni legate all’effetto analgesico del calore.

Molto interessante è infine l’opportunità di sfruttare anche i benefici della cromoterapia, grazie alla quale è possibile andare a migliorare il benessere psicofisico della persona.

Tornano i mutui fissi al 100% per gli Under 36, ma solo fino al 31 dicembre

Parziali buone notizie per under 36 intenzionati ad acquistare la prima casa. Tornano, grazie a un emendamento al Decreto Aiuti-ter del Governo, i mutui a tasso fisso al 100%. Una breve premessa: negli ultimi mesi questa tipologia di mutuo era pressoché scomparsa dal mercato, a causa del sensibile aumento dei tassi di interesse. Ora, con l’intervento governativo, è stato modificato il meccanismo che regola proprio questo tipo di prestito. Facile.it ha fatto alcune simulazioni scoprendo che, con le nuove regole, almeno sulla carta le banche potranno tornare a erogare questo tipo di finanziamenti e i giovani potrebbero accedere a tassi migliori e rate più basse di almeno 100 euro rispetto ai mutui attuali. E ora la notizia meno buona: la possibilità termina il 31 dicembre 2022, per cui il tempo per usufruirne è davvero pochissimo.

Il nuovo meccanismo

Il meccanismo in vigore per il mese di dicembre prevede, di fatto, un aumento del tasso massimo a cui potranno essere proposti i mutui fissi agevolati tramite Fondo Consap; oggi il tetto è stabilito trimestralmente da Banca d’Italia attraverso il cosiddetto TEGM (Tasso Effettivo Globale Medio) che, fino a fine anno, sarà pari a 3,20%.
Con la nuova norma, invece, tenendo conto delle attuali condizioni di mercato, Facile.it ha stimato che la soglia massima salirebbe a 4,48%. Nel dettaglio, il valore è stato calcolato considerando che il meccanismo approvato prevede che il tasso soglia sia determinato dal TEGM (come detto pari a 3,20% fino a fine anno) maggiorato di una percentuale “extra” ottenuta come differenza tra l’IRS medio a 10 anni del mese precedente all’erogazione del mutuo (3,15% per il mese di ottobre) e l’IRS medio a 10 anni del trimestre in cui è stato definito il TEGM in vigore (quindi aprile-maggio-giugno, pari a 1,87%). Nel nostro caso, quindi: 3,20% + (3,15%-1,87%). Questo dovrebbe dare alle banche un margine più ampio per tornare a proporre agli Under 36 anche i mutui agevolati a tasso fisso al 100%.

Mutui 100%: confronto tra tassi agevolati e non

Secondo l’analisi del comparatore, oggi per un mutuo fisso al 100% senza agevolazione i tassi (TAEG) disponibili online partono dal 5,26%; se le banche volessero proporre mutui 100% agevolati applicando il tasso più alto possibile consentito dalle nuove norme (4,48% nella simulazione di Facile.it), i futuri giovani mutuatari avrebbero, per un finanziamento da 180.000 euro in 25 anni, una rata più bassa di circa 100 euro al mese rispetto a chi avesse sottoscritto il medesimo mutuo, ma con un tasso al 5,26%. Risparmio che potrebbe superare addirittura i 150 euro al mese se, invece, le banche dovessero applicare le stesse condizioni di spread in vigore 12 mesi fa, quando per i mutui al 100% agevolati e dedicati agli under 36 gli istituti di credito offrivano spread calmierati (nell’ordine dello 0,6%-0,7%, mentre oggi, per un finanziamento normale, sono intorno, se non addirittura superiori, all’1%).

Alexa in Italia compie 4 anni: come la usano gli italiani?

Alexa da 4 anni è un’insostituibile compagna per i clienti in Italia, che dal 2018 hanno generato oltre 17 miliardi di interazioni, di cui 8 miliardi avvenute solo quest’anno. “A confermare questo successo sono le continue dimostrazioni di affetto da parte degli utenti in tutta Italia, che si affidano quotidianamente ad Alexa per gestire le proprie giornate, dal risveglio fino alla buonanotte”, ha dichiarato Gianmaria Visconti, Country Manager di Amazon Alexa in Italia. E sempre nel 2022, secondo l’analisi condotta da GFK con ServicePlan sui Best Brands 2022, Alexa è rientrata nella classifica Best Product dei 10 brand più amati dagli italiani.

Ottocento milioni di sveglie

Quest’anno gli italiani hanno utilizzato Alexa per impostare 800 milioni tra sveglie e timer, 120 milioni di promemoria e 45 milioni di shopping list, e hanno effettuato tramite Alexa 28 milioni di chiamate. Ma gli utenti contano su Alexa anche per conoscere le previsioni del tempo (135 milioni di volte nel 2022), oppure per un aiuto in cucina, con 8 milioni di ricette richieste, o per riprodurre musica (400 milioni di ore). A livello regionale, sebbene la Lombardia sia la prima regione in Italia per utenti attivi, è il Molise la regione con la maggior crescita di utenti attivi nel 2022 (+56%), mentre sono soprattutto i campani ad aver scelto Alexa per la gestione della casa intelligente (62%). E se Roma è la prima provincia italiana per numero di interazioni, Agrigento ha registrato la crescita più significativa (+63%).

Un’evoluzione continua

Al lancio del 2014 negli Stati Uniti Alexa aveva 13 funzioni disponibili, mentre oggi ne vanta centinaia. All’inizio parlava una sola lingua, oggi invece è disponibile in oltre 75 Paesi e in 9 lingue diverse, e può anche rilevare più lingue nello stesso momento, oltre a essere in grado di cambiare voce con una maschile. In più, grazie allo sviluppo di skill di terze parti, che oggi ammontano a oltre 130mila nel mondo e oltre 5mila in Italia, Alexa continua a diventare sempre più smart. Grazie a questa continua evoluzione, le case degli utenti in Italia stanno diventando sempre più connesse. L’interazione vocale rappresenta il modo più semplice di interagire con la tecnologia: nel 2022 in Italia sono state oltre 1,8 miliardi le interazioni tra i dispositivi intelligenti e Alexa.

Il segreto del successo

Perché gli utenti hanno trovato proprio nell’assistente vocale di Amazon un punto di riferimento così importante nella propria quotidianità? Perché Alexa è intuitiva per tutti, capisce e interagisce indipendentemente dall’accento, dall’età o dalla familiarità del singolo con la tecnologia. Ed è anche proattiva: sono infatti oltre 600 milioni le azioni svolte tramite Routine da Alexa al posto degli italiani, i quali quest’anno hanno risparmiato oltre 6 milioni di ore impostando timer con Alexa anziché utilizzare lo smartphone, o chiedendole di riprodurre la propria canzone preferita invece di cercarla tra i vari provider. O ancora, spegnendo e accendendo le luci comodamente dal divano con il solo comando vocale.