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Nel 2023 crescono i progetti Blockchain

Negli ultimi anni, il 31% delle più importanti imprese globali della domanda della Fortune Global 500 (153 imprese) ha implementato almeno un progetto basato su Blockchain, per un totale di 336 progetti tra proof of concept, pilota e operativi.
In forte crescita i progetti Blockchain for business (+58%), la maggioranza (36%), con 106 nuovi casi tra soluzioni di token e smart contract per ottimizzare i processi aziendali.

In linea con il 2022 i progetti di Decentralized Web, in cui la Blockchain serve a sviluppare servizi vicini al paradigma del Web3, con 96 nuovi casi (32%).
Stabili anche i nuovi progetti basati sullo scambio di valore, l’Internet of Value (criptovalute, stablecoin e Central Bank Digital Currency), 95 casi nel 2023 (32%). È quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Blockchain & Web3 della School of Management del Politecnico di Milano.

Criptovalute: nel 2023 +110% 

Il 2023 è stato un anno di forte trasformazione per il mondo Web3, con lo sviluppo del quadro normativo e numeri incoraggianti di mercato e adozione. Dopo un periodo di relativa stabilità, il mercato delle criptovalute ha registrato una ripresa (+110% vs 2022), grazie anche allo sviluppo degli ETF spot su Bitcoin.

Circa 3 milioni di utenti nel mondo ogni giorno utilizzano 15.000 applicazioni decentralizzate (DApp), +75% nell’ultimo anno. E l’ecosistema della finanza decentralizzata (DeFi) ha mantenuto investimenti stabili intorno a 45 miliardi di dollari, rilevanti anche se lontani dai 160 miliardi di aprile 2022, prima del crollo di Terra-Luna e del successivo ‘cryptowinter’.
In questo contesto, aziende e PA di tutto il mondo proseguono lo sviluppo di progetti basati su Blockchain. Sono 297 i nuovi casi del 2023 (+19%), che portano a oltre 1300 i progetti censiti dal 2016.

Italia, stabile l’interesse per criptovalute e token

In Italia, il 2023 vede una sostanziale stabilità dei progetti Blockchain, con investimenti pari a 38 milioni di euro (-10%). Ma gli attori hanno spostato l’attenzione dal lancio immediato di progetti di piccola entità, che nel 2022 erano stati principalmente legati alla creazione di NFT, a prototipi e progetti pilota di maggiore dimensione.

Il 39% degli investimenti riguarda il settore finanziario e assicurativo, mentre aumenta la rilevanza di progetti della PA (14%), dell’agrifood (10%), seguiti dal fashion (7%).
Stabile l’interesse degli italiani per criptovalute e token: 3,6 milioni dichiarano di possederli attualmente.

“La spinta alla tokenizzazione interessa sempre più i Real World Assets”

“Nell’anno appena concluso sono maturati significativi progressi tecnologici, regolamentari e applicativi – afferma Francesco Bruschi, Direttore dell’Osservatorio -. Tra le applicazioni ha avuto particolare slancio la tokenizzazione, cioè la rappresentazione di asset tramite sistemi Blockchain. Aziende di rilievo hanno integrato nei loro servizi gli stablecoin, denaro fiat tokenizzato, abilitando nuove applicazioni e modalità di trasferimento. La spinta alla tokenizzazione ha interessato sempre più i cosiddetti ‘Real World Assets’, asset finanziari tradizionali e persino proprietà di beni fisici. Questa tendenza è guidata dalla prospettiva di migliore trasferibilità e di programmabilità, che li rende utilizzabili in applicazioni trasparenti e più inclusive nel contesto del Web3”.